martedì 25 novembre 2008

Due di due

Dopo avervi finalmente illustrato un po' i miei giorni appena passati in giro per l'isola, voglio sancire con un post anche il passaggio dell'equatore dei miei giorni canari.
La mia dolce 3/4 (solo metà mi sembra riduttivo..) è qui, e anche se con qualche ovvia sgomitata ogni tanto, ci stiamo per portare a casa un bel pezzo di vita insieme.
Per ora non dissemina calzini, fa il letto e mi ha preparato dei piatti di pasta degni di un ristorante! Averlo qui mi sembra bellissimo. Sono molto contenta.

Arena negra


Ecco, questa è una cosa che prima o poi conquista: la sabbia vulcanica può essere davvero nerissima, e in questa spiaggia (zona Taganana-Benijo, nord-ovest) l'effetto è stupendo.
La sabbia umida e fine sembrava uno specchio, e camminarci sopra era piacevolissimo. Era il tardo pomeriggio, l'acqua era calda e ne è valsa davvero la pena. Credo che sia uno dei posti meno turistici e tipici dell'isola, vi farò delle altre foto appena ci torno, magari con un bel sole!



Oceano Mare






Qui siamo a El Mèdano, zona sud-est dell'isola, un punto particolarmente ventoso amatissimo dai surfisti.
Non mi sarei fatta il bagno nenche a pagamento!





El platano canario


I canari sono molto orgogliosi delle loro banane.
Intendiamoci.
Mai dire loro che sono banane, che per loro sono un involgarimento americano di un frutto che qui troneggia come un Re. Ovunque ci sono distese di Platani, con caschi di decine e decine di frutti.
E sono davvero uno spettacolo! E il loro gusto è ottimo.. come potrebbe non essere così con tutto questo sole..
Questi alberi sono davvero meravigliosi: verdissimi, hanno foglie enormi e spiegazzate.
Insieme all'antica attività di allevamento delle coccinelle per ricavarne colorante per tessuti, la produzione di platani è il punto forte della loro economia (escluso il turismo ovviamente).
Una curiosità: pare che anche il colorante del Martini rosso sia un derivato dello sfortunato animaletto portafortuna.. Che dite?






algunas imagenes del Teide, el vulcano (3700 m s.l.m.)







martedì 18 novembre 2008

Con Nico, impressioni

Giorno 1, giorno 2, giorno 3.

E' partito oggi. Abbiamo girato l'isola, tre giorni con una macchina a noleggio, e ho scoperto di vivere sopra un fazzoletto variopinto.
La temperatura e la varietà del paesaggio spiazzano. Siamo passati dal deserto al vulcano, alle spiagge nere lucide come uno specchio. E sempre a ricordarci che era metà novembre nonostante i 25°C!
Spesso ho avuto la sensazione che la modernità si sia innestata senza grazia nella Natura, su quest'isola che è emersa dal mare.. Le case sono spesso molto brutte, e l'asfalto fa invidia a una pista di Formula 1. Nero e senza sbavature, ti ricorda che l'uomo non è gentile, e spesso non ha neanche buon gusto.
I profili netti delle montagne sembrano i disegni dei bambini, e c'è sempre vento.
La parte Sud-Est è trapuntata di alberghi, enormi colossi finestrati, dove forse sono i proprietari a pagare i turisti per stare lì..come si fa?? eppure pare che soprattutto i tedeschi amino molto questa parte dell'isola.. forse il sole gentile tutto l'anno è più clemente con la loro pelle rosata..
Il Nord è verde, verdissimo rispetto al resto. La catena dell'Anaga è percorribile con una strada a serpentina, che regala bellissime vedute. Le nuvole sono vicinissime, e corrono veloci insinuandosi tra le vallate scoscese.
La parte Est potrebbe confondere: io così mi immaginavo il Marocco.
Ovunque piantagioni di banane, o meglio platani: caschi di decine di banane..coltivate su terrazze di fronte al mare, per combattere la forte pendenza del terreno.
Ci siamo stupiti di come anche dove possibile la gente del posto non sfrutti la terra per coltivare, e la risposta dei canari è che dipendono dal turismo, meno impegnativo e più redditizio. Tenerife ospita quasi un milione di persone, senza coltivare e produrre praticamente nulla.
Santa Cruz è molto carina, un salotto sul porto, pieno di negozi e con odore di città..

C'è molto da vedere e da raccontare, lo so.
Stasera mi godo le mie impressioni, riposando gli occhi dopo tanto colore.

giovedì 13 novembre 2008

San Diego per piacere!

Stamattina cielo coperto, grigio, stile padova in abito da sera.
Uffa, alle 16 vado all'aeroporto a prendere Nico, e il tempo si è rovinato proprio ora. Mi ha detto che a Parigi c'erano già pochi gradi.. e speravo di accoglierlo con un clima davvero tropicale!
Oggi poi qui è festa.. non si capisce di cosa, la tradizione si è un po' persa.. però in occasione di San Diego gli studenti "fuggono".. in teoria per dedicarsi al santo, ma in pratica fuggono e basta, comunicano ai prof che non si fa lezione e se la prendono comoda.
E così, San Diego deve aver deciso di rovinare un po' la vacanza, dato che a lui non ci si pensa più.
Ma io, che ho Fede, sarò ripagata con uno splendido fine-settimana, di sole e di belle passeggiate.
E possibilmente Diego, tieni bassa l'umidità che i ricci mi stanno meglio!
Grazie,
tua devotissima R.

martedì 11 novembre 2008

chi ha il pane non ha i denti

Oggi il termometro segnava 23°C senza sforzo, c'era anche qualche nuvola..
La cosa singolare è che i negozi sono pieni di roba invernale: sciarpe, cappotti, stivali di ogni genere..
Ma io dico, che se ne fanno??
E' proprio una mania, dire che fa freddo! Qua con 18° si mettono la sciarpa, diciamo che hanno normalizzato la temperatura di tolleranza alla media canaria, quindi 18°= inverno, 15° capodanno.
Io li trovo un po' ridicoli..anzi ridicole.. perchè i maschi vanno deliberatamente in giro in ciabatte (non brillano mai per l'eleganza), e le donne in calzamaglia! E poi sono abbronzate tutto l'anno, e vi assicuro che non ho visto neanche un centro estetico che abbia le lampade abbronzanti!!!
A padova ne si vede una ogni pie' sospinto. E se vedono 18° C sul termometro durante l'inverno, Prato della Valle diventa la nuova Riccione.
Insomma chi ha il pane non ha i denti..

et voilà!

Dopo più di una settimana di eclissi spunto di nuovo fuori, quasi come nuova!
E' stata una settimana impegnativa, con soddisfazioni ma anche con qualche delusione. Non ho scritto proprio per non tediarvi con questioni prettamente di studio, e anche perchè di tanto studio non ha giovato la mia creatività di giornalista in erba.
A proposito di erba: oggi dall'estetista ho visto una sfilza di tè che mi hanno incuriosito..e uno era proprio a base di marijuana e calendula.. insomma dato che sono qui che faccio? La proverò per poi raccontarvi!
Giovedì arriva l'uomo che vive a Parigi, quindi ragazzi, lascio l'eremo: si gira l'isola finalmente! Tappe imperdibili saranno: il vulcano e le spiagge del sud... noleggeremo una macchina e ce ne andremo in giro.
Non voglio leggere neanche il topolino nella prossima settimana! Mi darò un po' all'alcol e alle droghe leggere per non diventare noiosa. Ehi....Scherzavo!

domenica 2 novembre 2008

da morir dal ridere!!!

... sto leggendo (o meglio devo ancora leggere..) "Il pendolo di Foucault", che sta qui solo soletto sul comodino (vabbè comodino è una parola grossa..) ad aspettarmi, e oggi il mio coinquilino l'ha visto. L'ha preso in mano e con aria compiaciuta ha detto che non sapeva traducessero le opere di Umberto Eco in italiano.. perchè Umberto Eco è spagnolo!!!
Ho dovuto giustificare l'italianità di Eco, spiegandogli che insegna a Bologna all'Università, perchè in effetti lui pensava che reclamassi una cosa loro!!
Insomma noi italiani a prenderci sempre dei meriti di altri..che gentaccia dal suo punto di vista!
Umbi stai tranquillo. Zapatero non può annoverarti tra i suoi sostenitori effettivi. Devi ancora vedertela con il nano. E scrivi che noi leggiamo.