Non posso fare a meno di raccontarvi il pranzo indiano di domenica scorsa.
Siamo arrivati a Santa Cruz verso le 14 e, seguendo Carolina che c'era già stata, abbiamo suonato a un citofono di un palazzo del centro, e siamo saliti al 7° piano.
Porta aperta, e un forte odore di spezie e incensi. E' la casa di una famiglia indiana, che vive ospitando a pranzo la gente, diciamo pure un ristorante abusivo ... La cosa interessantissima è che ti accomodi proprio a casa loro, cioè non esiste una sala a parte.. si va in terrazza e ci si siede intorno a una tavola che la occupa quasi tutta, e se non c'è posto ci si siede in salotto a guardare la tv. Siamo stati i primi ad arrivare, ma poi si sono aggiunte parecchie altre persone, quindi il posto è relativamente abbastanza conosciuto, e abbiamo capito molto in fretta il perchè.
A parte il clima familiare dei cortesissimi padroni di casa, dopo esserti apparecchiato da solo la tavola (spartanamente, diciamo) ti vengono portati una serie di piatti e tu ti servi quello che vuoi. Vari tipi di pollo, in salsa, con verdure, riso basmati condito e speziato in vari modi, alcuni antipasti, una crema di ceci e alla fine un dolce con i pistacchi. Era tutto buonissimo, e degno di bis! Avremo voluto mangiarci tutto ma era impossibile.. Renzo ha anche avanzato l'idea di portarci tutto a casa per la cena, ma è stato fulminato all'istante da me, ed è subito tornata la quiete. E poi man mano che gli altri avventori si aggiungevano a tavola, non si facevano problemi a servirsi dagi stessi nostri piatti da portata, il che sembrava molto normale, ed era quindi impresentabile l'idea di fare bottino delle indiane prelibatezze.
Ne è veramente valsa la pena, aggiungendo anche il fatto che c'erano almeno 20°C, e dalla terrazza al 7°piano si vedeva tutta la città e il mare.
Consideratevi invitati.
Siamo arrivati a Santa Cruz verso le 14 e, seguendo Carolina che c'era già stata, abbiamo suonato a un citofono di un palazzo del centro, e siamo saliti al 7° piano.
Porta aperta, e un forte odore di spezie e incensi. E' la casa di una famiglia indiana, che vive ospitando a pranzo la gente, diciamo pure un ristorante abusivo ... La cosa interessantissima è che ti accomodi proprio a casa loro, cioè non esiste una sala a parte.. si va in terrazza e ci si siede intorno a una tavola che la occupa quasi tutta, e se non c'è posto ci si siede in salotto a guardare la tv. Siamo stati i primi ad arrivare, ma poi si sono aggiunte parecchie altre persone, quindi il posto è relativamente abbastanza conosciuto, e abbiamo capito molto in fretta il perchè.
A parte il clima familiare dei cortesissimi padroni di casa, dopo esserti apparecchiato da solo la tavola (spartanamente, diciamo) ti vengono portati una serie di piatti e tu ti servi quello che vuoi. Vari tipi di pollo, in salsa, con verdure, riso basmati condito e speziato in vari modi, alcuni antipasti, una crema di ceci e alla fine un dolce con i pistacchi. Era tutto buonissimo, e degno di bis! Avremo voluto mangiarci tutto ma era impossibile.. Renzo ha anche avanzato l'idea di portarci tutto a casa per la cena, ma è stato fulminato all'istante da me, ed è subito tornata la quiete. E poi man mano che gli altri avventori si aggiungevano a tavola, non si facevano problemi a servirsi dagi stessi nostri piatti da portata, il che sembrava molto normale, ed era quindi impresentabile l'idea di fare bottino delle indiane prelibatezze.
Ne è veramente valsa la pena, aggiungendo anche il fatto che c'erano almeno 20°C, e dalla terrazza al 7°piano si vedeva tutta la città e il mare.
Consideratevi invitati.
1 commento:
mmmh... che buono!!! venti gradi? ahhhhhhhh, qui a berlin è già un'impresa arrivare a zero!!!! davvero bello il tuo blog... sono curioso di sapere che fine farà il tuo sangue... bacio antonio
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