Venerdì, direi in tutta fretta, dopo il soggiorno dei miei qui a Tenerife, ci siamo organizzati per fare una puntatina a La Isla Bonita. Il pretesto per andare a La Palma ci viene dato da una visita al TNG, in accordo con un astronomo che collabora con il mio Prof. In effetti, la partenza non è delle più vivaci.. ma La Palma ci infonde presto l'energia giusta!
Ormai veterana di noleggio auto e guida stile Parigi-Dakar, mi metto al volante con l'usuale spirito avventuriero che ha contraddistinto le nostre piccole ma intriganti vacanzine sulle isole Canarie...
Dopo un giretto veloce a Santa Cruz de La Palma, dove non riuscivamo a trovare un solo parcheggio libero, e solo dopo aver fatto una veloce colazione (le brioches...sognatevele!!) ci siamo subito diretti a Roque de los Muchachos, dato che l'appuntamento con M.C. era fissato per mezzogiorno.
Volato il pranzo (nel senso che non l'abbiamo visto!) e buona parte del pomeriggio, ci siamo messi in marcia verso Sud, in direzione Fuencaliente. Sulla statale abbiamo visto degli stupendi paesaggi a strapiombo sul mare, e sempre costeggiando la montagna (alla nostra destra) ad un tratto ci siamo accorti che stava facendo buio, e tornare indietro per dormire non avrebbe avuto senso.
Così, ci siamo diretti a Tazacorte e poi preso una deviazione per Puerto Naos (non segnato nella cartina che vi ho proposto). Qui abbiamo passato la notte, dopo una sonnacchiosa passeggiata e due chiacchiere con il barista indiano. Pur essendo in alta stagione, c'era ben poco di affollato, e l'età media dei turisti (tedeschi ovviamente!) si aggirava sulla settantina.
Ci siamo addormentati ben felici di poter fare colazione sul mare la mattina dopo, ma siamo poi dovuti ripartire a stomaco vuoto (tutto, ma tutto chiuso!) ma avendo fatto delle belle foto su un'altalena di fronte all'oceano.
Abbiamo proseguito, passando per Los Llanos (secondo centro dell'isola) e dirigendoci a El Paso, percorrendo una strada tranquilla e non ripida come temevo guardando la cartina. Ripassando per Santa Cruz, abbiamo poi raggiunto Barlovento e poi fatto una deviazione per le Piscinas La Fajana, un posto stupendo, ancora isolato e con delle splendide casette in stile inglese in cui chiunque sognerebbe di passare una settimana da eremiti.
L'unica cosa che ci siamo davvero persi è stata la Caldera del Taburiente (una mastodontica fossa circolare circondata da pareti rocciose a picco che raggiungono i 2000 m), temedo la strada impervia e con pendenze che sfiorano il 60%..
Quest'isola, davvero bonita, è quasi completamente verde ed è la più attiva di tutte (vulcanicamente parlando), dato che l'ultima esplosione è del 1945, e serpeggia tra gli addetti ai lavori la simpatica ipotesi che la sua attività potrebbe portare a uno sconvolgimento della geografia terrestre. Per questo, e altri ottimi motivi, io mi sono presa il sicuro visitandola, e godendomi oziose "pause-scritturadiario" tra mare e montagna, il tutti condito da una temperatura paradisiaca.
Che l'isola di Madonna fosse proprio questa??