lunedì 29 dicembre 2008

Valle de Gran Rey... sempre La Gomera







La Gomera panoramica...
















San Sebastian de La Gomera












Per farvi un'idea....



LA GOMERA


Siamo stati 2 giorni a La Gomera, una delle isole più piccole delle Canarie.. purtroppo volevamo da qui andare anche a El Hierro, ma non coincidevano gli orari o non c'erano posti per la macchina sul traghetto.
Devo dire che sono molto contenta di essermi fatta un'idea su quest'isola piccolissima (praticamente siamo passati in tutte le strade segnate dalla cartina qui sopra) ma molto varia per i paesaggi: dal Parco Nazionale de Garajonay alla Valle de Gran Rey... dal fitto bosco di laurisilva ai tavolini sulla spiaggia.. Dopo aver fatto bottino di cartine e informazioni a San Sebastian, ci siamo innoltrati nella strada che porta a Hermigua, decidendo di girare l'isola in senso antiorario, più che altro per seguire i consigli metereologici della gente del posto. E infatti la scelta si è rivelata azzeccata, e il secondo giorno ci siamo goduti i nostri bei 26°C vicino al mare a Valle de Gran Rey..
L'isola non è particolarmente accogliente, ma regala delle viste stupende del Teide e ti fa pensare alla Sardegna come a una megalopoli! Curve e curve senza incontrare un'anima, solo capre e galline che attraversano la strada, e palme e palme...
Non si può fare a meno di notare come il turismo tedesco si sia creato un habitat a propria immagine e somiglianza, con menu e prezzi in tedesco, e camerieri dall'accento sassone! Una piccola colonia moderna, a cui gli abitanti si sono arresi con pigrizia..
La Gomera merita un giro.. come un posto ai confini del mondo, ma non mi ha conquistato.. non ha tolto il fiato con quelle casette sfacciate di colori orribili e senza tetto che l'hanno deturpata, decorata da tubazioni in bella vista ovunque e abitanti ben poco aggiornati sui sistemi di guida europei.. Neanche la cucina è stata un'esperienza folgorante, ma su questo frangente non ho ormai grandi aspettative.
Il clima, quello si, merita veramente un viaggio in pieno inverno!



mercoledì 24 dicembre 2008

Aspettando Babbo Natale.. si sa mai che arrivi dal mare!




Per non farci mancare nulla, nè a livello di panorama nè a livello di clima, abbiamo fatto una piccola deviazione (verso Los Silos) e abbiamo scoperto questo bel posticino: uno dei più bei punti di mare, secondo me, dell'isola. Acqua pulitissima e discesa agevole per fare il bagno. Come vedete, faceva caldo, anche se dopo pochissimo ha ripreso a piovere. Tutto il giorno così, tra nuvole e sole, una strana Vigilia di Natale! La nostra cena è stata una cena tranquilla, a casa, il Natale l'abbiamo appena immaginato attraverso le telefonate con le nostre famiglie.
Stiamo già pensando a dove andremo domani!

To the lighthouse

La vera meta della giornata era il Faro di punta Teno, estremità nord-ovest dell'isola. da un certo punto in poi cartelli in varie lingue ti avvisano: "Se prosegui sono affari tuoi".. in sostanza, non letteralmente.
In effetti la strada è molto tortuosa e non sono rari episodi di caduta massi, in più le gallerie che abbiamo non erano per niente illuminate (letteralmente questa volta).
Dopo Punta Teno ho deciso di prendere una strada secondaria per raggiungere Santiago del Teide, 22 km di tornanti ripidissimi.. roba da brivido, nei punti più facili riuscivo malpena a mettere la seconda.. Il panorama non l'ho visto per non distrarmi e comunque era tutto molto nuvoloso. Da non ripetere.

Buon Natale Bruchino!





A Icod de los Vinos abbiamo visitato questo parco pieno di farfalle svolazzanti tra le piante tropicali, il Mariposario del Drago.
Non avevo mai visto le varie fasi dello sviluppo del bel lepidottero: da bruco a crisalide a farfallina. I bruchi sono davvero bruttini, e fanno una vita d'inferno, una fatica bestia per proteggersi, per cercare la pianta giusto e poi avviare la loro magica trasformazione.
Quando il bruco esce finalmente dalla crisalide dotato di ali, aspetta fermo che si asciughino e poi spicca il primo volo.
La pacchia dura pochi giorni, e le farfalle notturne (la stragrande maggioranza) non mangiano mai. Dico, vi sembra ancora molto Romantico?
Io ci ho percepito una profonda forma di razzismo: il bruco è brutto e la farfalla è bella (le ali non sono solo uno status-symbol??). I bruchi si schiacciano e le farfalle si disegnano.
Io tifo al bruco, la sa molto più lunga.

martedì 23 dicembre 2008

Automuniti


Queste si che è stato un gran regalo di Natale: Angel, il nostro coinquilino, ci ha lasciato la sua macchina a disposizione durante le vacanze (con la revisione scaduta ma sono dettagli...).
Non appena abbiamo avuto le chiavi abbiamo fatti il pieno di benzina (21.5 € compresi i cioccolatini in omaggio!!) abbiamo cominciato a scorrazzare senza sosta!!
Gireremo l'isola nei prossimi giorni, e poi ci sposteremo sulle altre isole vicine (prima di tutto nei nostri programmi c'è La Gomera). E' tutta un'altra cosa. Che meraviglia!
L'isola è mia!!!!!!!!!!!!!!!!

TEA (Tenerife espacio de Las Artes)

Siamo in una esposizione d'arte permanente, sempre a Santa Cruz. Questa sala era sorprendente .. la riproduzione esatta di un famoso set cinematografico. Chi indovina quale??
Suggerimento: si trovava nella sezione "Cosmos: En busca del los origenes. De Kupka a Kubrick".

..amicizie nuove.... e meno nuove...











..studio..ma non solo...





Sinistra: Museo de la Naturaleza y el Hombre (Santa Cruz de Tenerife);
Destra: Festa da Carlos (simulazione del Capodanno...)




..sulle mie tracce...


Dopo un po' di giorni di assenza mi ripresento su questi schermi..
Mi sono un po' persa tra studio e organizzazione dei giorni di vacanze.. E poi mi sono un po' incartata avendo troppe cose da scrivere. Una sensazione che odio. L'eccessivo slancio che vanifica l'intento.
Facciamo così: vi faccio un riassunto fotografico.

giovedì 11 dicembre 2008

Domani esame. Studio. Pioggia.
Canzone del giorno: "Fidelity" by Regina Spektor (Album: Begin to Hope)
http://www.deezer.com/track/1234719

sabato 6 dicembre 2008

domenica all'indu...


Non posso fare a meno di raccontarvi il pranzo indiano di domenica scorsa.
Siamo arrivati a Santa Cruz verso le 14 e, seguendo Carolina che c'era già stata, abbiamo suonato a un citofono di un palazzo del centro, e siamo saliti al 7° piano.
Porta aperta, e un forte odore di spezie e incensi. E' la casa di una famiglia indiana, che vive ospitando a pranzo la gente, diciamo pure un ristorante abusivo ... La cosa interessantissima è che ti accomodi proprio a casa loro, cioè non esiste una sala a parte.. si va in terrazza e ci si siede intorno a una tavola che la occupa quasi tutta, e se non c'è posto ci si siede in salotto a guardare la tv. Siamo stati i primi ad arrivare, ma poi si sono aggiunte parecchie altre persone, quindi il posto è relativamente abbastanza conosciuto, e abbiamo capito molto in fretta il perchè.
A parte il clima familiare dei cortesissimi padroni di casa, dopo esserti apparecchiato da solo la tavola (spartanamente, diciamo) ti vengono portati una serie di piatti e tu ti servi quello che vuoi. Vari tipi di pollo, in salsa, con verdure, riso basmati condito e speziato in vari modi, alcuni antipasti, una crema di ceci e alla fine un dolce con i pistacchi. Era tutto buonissimo, e degno di bis! Avremo voluto mangiarci tutto ma era impossibile.. Renzo ha anche avanzato l'idea di portarci tutto a casa per la cena, ma è stato fulminato all'istante da me, ed è subito tornata la quiete. E poi man mano che gli altri avventori si aggiungevano a tavola, non si facevano problemi a servirsi dagi stessi nostri piatti da portata, il che sembrava molto normale, ed era quindi impresentabile l'idea di fare bottino delle indiane prelibatezze.

Ne è veramente valsa la pena, aggiungendo anche il fatto che c'erano almeno 20°C, e dalla terrazza al 7°piano si vedeva tutta la città e il mare.
Consideratevi invitati.
Altro piatto tipico: ARROZ A LA CUBANA (riso alla cubana), composto come vedete dalla figura da riso, uova fritte, pomodoro (più spesso salsa che pomodoro fresco), platano fritto e quasi sempre anche una salsiccia. Non è adatto nelle diete, ma è buono e certamente sostanzioso! Chissà se è davvero di origine cubana..
Come la storia del nostro Pan di Spagna.. qui in Spagna non lo conosce nessuno!!

martedì 2 dicembre 2008

Papas y gofio

La strana coppia ha sopperito a lungo alla mancanza di carboidrati della cucina canaria, dato che qui coltivare il grano in grandi quantità non è possibile.
Il gofio è una farina di cereali (mais e grano) e ceci che già gli aborigeni mangiavano, e che tuttora troneggia nelle tavole senza porre limiti alla fantasia. Infatti lo si usa disciolto nel latte caldo a colazione, amalgamato con il pesce, nel brodo di carne o di verdura, aggiungendo qualche foglia di mentuccia (escaldón de gofio), addensato con acqua e sale a forma di cilindro per poter essere affettato (gofio amasado), senza dimenticare innovative preparazioni dolciarie come la mousse o il budino di gofio.
Io ho provato la storica pappetta..e vi dirò..sono riuscita a tenere a freno l'entusiasmo..
La papa invece altro non è che la patata... ma non banalizziamo: al mercato se ne contano decine di tipi di versi! Amatissime, vengono mangiate in quantità industriali: in qualsiasi posto si vada a mangiare las papas fritas sono incluse nel piatto principale, mentre un misero paninello se vuoi te lo devi prendere a parte. Un modo molto tipico di cucinare le patate (quelle piccole tipo novelle) è di farle bollire e poi mettere in mezzo al sale grosso, facendo raggrinzire la buccia, che può essere anche mangiata. Si chiamano papas arrugadas (in foto) e sono ottime. Vengono servite con il mojo, una salsa a base di aglio, olio e coriandolo il mojo verde,o peperoncino rosso piccante il mojo rosso (vale la pena dire che il peperoncino canario è tra le 10 specie più piccanti al mondo!!).
Il pane non è certo il principe della tavola quindi, ma, a onor del vero, devo dire che ne ho sempre mangiato di molto buono. Per me sempre l'unico vero must della tavola.

lunedì 1 dicembre 2008

dietro la facciata

C'è qualcosa di falso dietro l'idea del surf, del Sole, delle vacanze e della bella vita oziosa, dell'Italia che ci sta facendo schifo.. e vi voglio raccontare due episodi che nel giro di un'ora stamattina ma hanno fatto capire che siamo nel Terzo Mondo.
La Spagna, la Spagna.. viva la Spagna! In tv sembra stupenda, e la gente?? Simpaticissima! Mamma mia, andiamo a vivere tutti in Spagna che si sta meglio.. almeno una volta ammettiamo di averlo detto o almeno sentito!
EPISODIO 1
Ebbene, mettete alla prova il Sistema Sanitario Nazionale, fatevi delle analisi periodiche che in privato sarebbero troppo costose da fare ogni 15 giorni e cambierete idea. L'iter sarebbe semplicissimo: fate la fila dal medico di base (ogni volta uno diverso così dovete ripetere tutto..) che vi darà l'appuntamento (mediamente 2 mesi di attesa, se non hai l'urgenza) per fare il prelievo del sangue e buona fortuna. Convinti di fare cose giusta, vi presenterete puntuali nel posto indicato (a digiuno anche quando è completamente inutile..rifletteteci: al pronto soccorso vi hanno mai fatto una lavanda gastrica prima di prelevarvi il sangue?) e vi accorgerete che altre 200 persone hanno lo stesso appuntamento. C'è un "sofisticato" sistema di 2 file che scorrono con il sistema del numeretto, una per la registrazione e una per il prelievo. Un carnaio totale, ho parlato con le altre persone e mi hanno detto che si devono prendere le ferie per fare le analisi, altrimenti dovrebbero tornare dal medico di base e farsi giustificare (perdendo comunque un altro giorno di lavoro).. A parte l'ammasso di malati che tossiscono e sputazzano e gironzolano con le provette piene di piscio in mano, quando arrivi all'accettazione ti accorgi che le provette finiscono in una borsa frigo tipo-spiaggia e che vengono toccate dagli inservienti che poi toccano anche il tuo foglio e tutto il resto (loro sono protetti da guanti ma tu no!).. Ti danno un numeretto e se lo perderai non ci sarà modo di avere il risultato, dicono. Il prelievo te lo fanno in mezzo alla gente, non importa, ma quando ho visto l'infermiera pulire il sangue dal tavolino del prelievo con la mano, ho cominciato a rimpiangere qualsiasi altro posto dove abbia fatto prelievi (non pochi).
Il peggio è passato. Ora dovete solo aspettare 2 settimane per il risultato, che non potete ritirare e leggere perchè siete cretini, ma dovete tornare dal medico di base (che sarà diverso dal primo) e se siete forunati avrete il risultato. Sottolineo, 15 giorni per un emocromo con la formula, non per il test del DNA: ovunque in Italia l'ho avuto il mezza giornata, credetemi. Forse dovrete correggere la vostra terapia con un ritardo di 2/3 settimane sul valore reale, quando ormai probabilmente sarà cambiato di nuovo.
Se non vi sta bene? Pagate il privato. D'altronde i malati siete voi.
EPISODIO 2
Ve lo racconto in un altro momento, perchè mi sono talmente girate le scatole, mi sono talmente indignata per il disprezzo con cui ormai all'estero si parla dell'Italia (e io non sono famosa per la mia benevolenza..) che mi è sembrato giusto rendere per una volta giustizia a un Paese avvelenato, il nostro, in crisi da fare schifo, ma che forse non deve farsi convincere di essere l'ultima e soprattutto irrecuperabile ruota del carro.
O forse, ancora non lo so, queste sono solo le Isole Canarie. La Spagna dei godos (goti, appellativo ovviamente negativo con cui gli isolani chiamano i peninsulari) sarà diversa? Sarà più organizzata?
Nel dubbio, almeno ricordiamoci che non sempre le bomboniere che vediamo alla TV nascondono dei veri confetti, che ci fanno sembrare disgustosa la nostra minestra.